venerdì 1 agosto 2008

Nella carne degli altri

Se fossi vissuta in tempi lontani avrei maneggiato con destrezza penna di corvo berlinese e calamaio,
Se fossi vissuta nell'oscuro medioevo sarei stata un uomo, un emmanuense curvo, intrattabile, vampiro e amico del mio Zeitgeist,
Se fossi vissuta a fine ottocento, nella Russia zarista ancor non comunista, non saprei di quale vita avrei goduto, se della pudica e appassionata Anna Karenina o del guardone introspettivo di Tolstoj... non riesco ancora a decidermi,
Ancor meglio aver vissuto tra sfingi, Nilo e dinastie faraoniche, scriba glabro depositario del sapere divino e del volere dei potenti. Inginocchiato, artigiano dorato e ancora una volta uomo.
Quali misteriose parole semino di questi tempi, giorno per giorno, nell'impalpabile rete del Tutto? di quale misticismo potrò mai pranzare e cenare?
Incarnazioni regressive, involutive e demoniache hanno fatto di me un pesciolino che sguazza tra il mondo fattuale degli altri... mi approprio, mi approprio, mi approprio...

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